Può succedere in ogni momento

Ogni anno le
vittime di arresto cardiaco superano di gran lunga quelle causate dagli
incidenti stradali e quelle causate dall’AIDS. Sono circa 70.000 (160 al
giorno, 1 ogni 9 minuti) le persone che ogni anno perdono la vita nel nostro
Paese per morte cardiaca improvvisa.
Nell’80% dei
casi l’arresto cardio-circolatorio colpisce lontano dalle strutture sanitarie;
nella maggior parte delle volte, inoltre, colpisce in presenza di testimoni. In
alcuni casi, la morte cardiaca improvvisa sopraggiunge entro un’ora dai primi
disturbi, ma spesso, purtroppo, è istantanea e coincide con il primo sentirsi
male.
L’aritmia
che determina l’arresto cardiaco, e quindi la morte improvvisa, nella maggior
parte dei casi è la fibrillazione ventricolare che causa l’arresto immediato
della circolazione sanguigna. La vittima perde coscienza e cade a terra priva
di sensi. Per un periodo di circa 4-5 minuti l’organismo consuma la sua riserva
di ossigeno, poi, se non viene ripristinato il battito cardiaco, gli organi del
nostro corpo entrano in sofferenza, a partire dal cervello. Oltre i 10-15
minuti, a seconda dei casi, la morte da apparente diviene definitiva.
L’unica
maniera possibile per ripristinare la normale frequenza cardiaca è quella di
erogare un shock al cuore attraverso l’utilizzo di un defibrillatore.
Attualmente le
percentuali di sopravvivenza si attestano tra il 2 ed il 3%, in particolar modo
per la carenza di DAE (defibrillatori automatici esterni), soprattutto in
considerazione che i soccorsi ospedalieri sono sempre o quasi sempre impossibilitati
ad arrivare in tempi cosi ristretti.
La
diffusione dei dispositivi salvavita è fondamentale e per fortuna in alcuni
casi la loro presenza è obbligatoria, sebbene ancora per poche categorie.
In tal senso
è utile fare questa considerazione: le morti per incendio in Italia sono,
mediamente, 150 all’anno. Eppure troviamo un estintore in qualsiasi luogo di
frequentazione pubblica ed in più unità.
150 vittime
è invece poco al di sotto dei decessi quotidiani per ACI!!!
È per questo
che invitiamo chiunque a dotarsi di un DAE e quando possibile a donarne uno.
Al costo di
uno smartphone o di un tv color potremmo salvare vite umane!
0 commenti:
Posta un commento