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sabato 28 gennaio 2017

SALVATA UNA VITA - MONZA ARRESTO CARDIACO .

Arresto cardiaco a Monza, salvato grazie al DAE di Brianza per il Cuore 

A dimostrazione che tutto quello che diciamo e che scriviamo da mesi accade . Solo attraverso una capillare  distribuzione di defibrillatori  possiamo salvarci dal mostro " Arresto-Cardiaco ".
Una vita salvata grazie al progetto " Monza Cardioprotetta " che ha previsto l'installazione  in città di defibrillatori e divulgato le manovre di " Primo Soccorso ".
Riportiamo per intero l'articolo dell'agenzia di stampa locale :

Erano circa le ore 17 di ieri pomeriggio, giovedì 26 gennaio, quando a Monza un uomo si è sentito male. Arresto cardiaco? L’uomo era seduto alla sua scrivania quando ha iniziato ad accusare il malore.
Tra i suoi colleghi c’erano persone in grado di praticare il massaggio cardiaco e hanno iniziato a farlo. Nel frattempo altri colleghi si sono precipitati nella vicina Piazza Trento Trieste dove c’è la teca con il defibrillatore semiautomatico donato da Brianza per il Cuore Onlus.
Attivato il dispositivo i soccorritori non hanno dovuto che seguire le istruzioni fino all’arrivo del 118. L’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale ed è fuori pericolo di vita.
Ancora una volta l’aiuto di Brianza per il Cuore è stato fondamentale. Un esempio, quello dell’associazione, il cui detto è “prevenire è meglio che curare”. Dopo corsi BLSD ed una campagna di sensibilizzazione a 360 gradi, Brianza per il Cuore può dirsi soddisfatta: il messaggio è arrivato, forte e chiaro. A ribadire l’importanza del corso di primo soccorso è proprio l’episodio di ieri. Mentre qualcuno praticava le manovre di primo soccorso massaggiando il malcapitato, altri si sono precipitati in piazza Trento e Trieste per portare il DAE.
Una volta attaccato, il macchinario, ha svolto un’analisi stabilendo che non fosse necessaria la defibrillazione. Nonostante non sia servito il defibrillatore, il progetto Monza Cardioprotetta di Brianza per il Cuore ha portato in città la cultura del soccorso, formando tantissimi “cittadini salvacuore ". 



mercoledì 25 gennaio 2017

RIANIMATA UNA DONNA UTILIZZANDO UN DEFIBRILLATORE

Oggiono. Malore in strada: donna rianimata, è grave in ospedale

OGGIONO – E’ stata trasporta all’ospedale in codice rosso la donna soccorsa nel pomeriggio di lunedì, dopo essersi accasciata al suolo mentre camminava in via Papa Giovanni XXVIII a Oggiono.

Un malore ha rischiato di stroncarla: all’arrivo dei sanitari,  avvisati da alcuni passanti che hanno lanciato l’allarme, la 66enne, residente in paese, era già in arresto cardiaco.   Medici del 118 e il personale della Lecco Soccorso  hanno tentato una manovra di rianimazione, utilizzando per due volte il defibrillatore.
Il loro intervento ha consentito la ripresa del battito cardiaco, poi la donna è stata intubata e caricata in ambulanza per essere affidata alle cure degli specialisti dell’ospedale Manzoni.

martedì 24 gennaio 2017

ASD TAEKWONDO I DRAGHI - CARDIO PROTETTA

Il maestro Marco Fontanella Presidente dell'ASD  TAEKWONDO I DRAGHI , ha acquistato un
nostro samaritan Pad 350 per cardio proteggere la sua " STRUTTURA SPORTIVA " .
Da oggi i suoi allievi potranno sentirsi più sicuri .
Il maestro conosce benissimo i rischi che corre  chi pratica Sport :
" Non voglio aspettare leggi ed obbligatorietà , sono consapevole che la morte improvvisa può accadere a chiunque e sopratutto a chi ha un'attività cardio-circolatoria intensa , è tragico trovarsi di fronte alla possibilità di salvare una vita con piccoli gesti ed ignorare il tutto . Se  poi pensiamo che un defibrillatore ha un costo poco più di un iphone ed una persona su due c'è l'ha , trovo ridicolo non dotarsi di un salvavita , con la possibilità di dilazionare l'acquisto anche in due anni . "

La Dae Italia attraverso il suo samaritan Pad cardio-protegge la prima palestra di Arti Marziali della Città di Rossano .
    

lunedì 23 gennaio 2017

INFARTO IN CAMPO - SALVATO CON UN DEFIBRILLATORE

Pavia, il 57enne stava giocando a calcetto al centro sportivo Cassinetto. Soccorso da un amico (ex infartuato) prima dell'arrivo di ambulanza e 118.
Questo è quanto dichiara il responsabile della struttura :

«Noi– spiega il responsabile del Cassinetto – da tempo ci siamo dotati di defibrillatore. E’ una disposizione di legge e abbiamo deciso di rispettarla subito nonostante i costi. Sappiamo che gli sportivi possono essere soggetti a problemi cardiaci e per il bene dei nostri clienti abbiamo deciso l’acquisto. Siamo dotati di piastre sia per gli adulti che per i bambini».

Si è accasciato e ha perso i sensi mentre giocava a calcetto con gli amici. Un malore improvviso, un infarto che gli poteva essere fatale. Ma Mario Ferrario, un uomo di 57 anni che abita a Marzano, è stato salvato grazie al defibrillatore del centro sportivo del Cassinetto e dagli amici che lo sapevano usare. Da uno in particolare che, alcuni anni fa, era stato salvato allo stesso modo dopo aver accusato un malore durante un incontro di calcio. «Per questo motivo – ha poi spiegato al medico del 118 – ho imparato ad usare il Dae. Mi avevano salvato la vita adesso l’ho fatto io insieme agli amici. Ho pareggiato il conto con il destino. Sono felicissimo».
Mario Ferrario ha trascorso la notte nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Matteo dove, per fortuna, ha ripreso conoscenza. I medici, ieri pomeriggio, stavano decidendo se trasferirlo subito in unità coronarica.
La drammatica vicenda è avvenuta, verso le 20.45 di venerdì sera, al centro sportivo Cassinetto di via Tavazzani. Mario Ferrario stava giocando a calcetto insieme al solito gruppo di amici. Aveva la palla tra i piedi quando, all’improvviso, si è accasciato a terra e ha perso i sensi. Gli amici lo hanno subito soccorso insieme al responsabile del centro sportivo. «Noi abbiamo a disposizione il defibrillatore - spiega il titolare Giorgio Chawalkiewicz – e il nostro personale lo ha subito preso. Non c’era tempo da perdere. In servizio c’era Nico anche lui come altri tre di noi del Cassinetto ha fatto il corso per usarlo. Ma alcuni giocatori l’hanno preso subito e l’hanno usato. Hanno dato una o due scariche. Intanto abbiamo subito chiamato il 118. E’ stato un soccorso veramente tempestivo ed efficace».
Mario Ferrario ha ripreso conoscenza: l’ambulanza e l’automedica sono arrivate in pochi minuti. A dirigere il soccorso c’era lo stesso responsabile del 118 di Pavia Maurizio Raimondi. Lo sportivo di Marzano è stato rianimato a lungo e si è ripreso quasi subito. E’ stato poi caricato in ambulanza ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo. Nella notte il trasferimento in rianimazione. Le condizioni di Mario Ferrario, grazie al soccorso tempestivo, sono decisamente migliorate e i medici dovevano decidere se trasferirlo dalla rianimazione. Una vicenda che sembra decisamente conclusa nel migliore dei modi. Purtroppo i malori durante le competizioni sportive tra amici sono molto frequenti. Non più di qualche settimana fa un tennista 40enne aveva perso la vita al tennis club di Mede mentre stava iniziando una partita.

mercoledì 18 gennaio 2017

POLISPORTIVA AZZURRA 2008 CARDIO PROTETTA

La polisportiva AZZURRA 2008 della Città Di RENDE da oggi è CARDIO PROTETTA .

Il presidente Luigi Cosentini : " La tragedia avvenuta qualche giorno addietro nella nostra Città proprio in una struttura sportiva dilettantistica dove ha perso la vita uno sportivo mi ha spinto a non dover stare dietro a proroghe che si susseguono , amo lo sport ed il calcio , vedere i miei piccoli campioni che frequentano la mia struttura correre dietro ad un pallone è VITA per me .
Non possiamo più ignorare che nel mondo dello sport esiste un'incidenza della morte improvvisa
maggiore che in qualunque altro ambito .
Da oggi i miei piccoli Campioni sono più sicuri ed i genitori più tranquilli. "

Daeitalia orgogliosa della scelta della Polisportiva AZZURRA  che ha acquistato un samaritan Pad
con la speranza che sia da esempio.
Dotare un impianto sportivo di Defibrillatore oltre ad essere un obbligo morale , è sicuramente un valore aggiunto per la struttura ma sopratutto " Rispetto dello Sportivo e della propria VITA "



lunedì 16 gennaio 2017

MORTE CARDIACA IMPROVVISA : SINDROME DEL QT LUNGO UNA CAUSA PER LO PIU' NEI GIOVANI

Sindrome del QT lungo

La sindrome del QT lungo è una malattia cardiaca che può essere associata ad aritmie pericolose per la vita. Può essere congenita (presente dalla nascita) e correlata a una mutazione genetica o secondaria all’assunzione di farmaci o ad alterazioni degli elettroliti (alcune particolari sostanze) presenti nel sangue.
In questa malattia alcune parti della membrana che riveste le cellule del cuore (canali ionici) non funzionano correttamente. Questo malfunzionamento causa delle alterazioni di una porzione dell’elettrocardiogramma (intervallo QT e onda T). Inoltre, il malfunzionamento della membrana cellulare provoca una suscettibilità alla comparsa di aritmie ventricolari maligne. Pertanto, la sindrome del QT Lungo è una causa di morte improvvisa in pazienti (per lo più giovani) che presentano un cuore strutturalmente sano (vale a dire normale per quanto riguarda la funzione di pompa e l’irrorazione sanguigna).
sintomi sono causati dalle aritmie ventricolari:
  • svenimenti - sono il sintomo più comune della sindrome del QT lungo. Gli svenimenti (sincopi) sono causati dalla contrazione rapida e non efficace dei ventricoli (tachicardie ventricolari e torsioni di punta) che solitamente dopo qualche secondo ritorna normale. Talvolta questi episodi possono essere confusi con l’epilessia (un disturbo esclusivamente neurologico); è invece importante riconoscerli correttamente perché possono essere molto pericolosi e causare la morte improvvisa.
  • la morte cardiaca improvvisa - è la manifestazione più tragica, può accadere a qualsiasi età, anche nei bambini e nei giovani. La morte cardiaca improvvisa è dovuta a un arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare



venerdì 13 gennaio 2017

TRAGEDIA A COSENZA : 52 ANNI MUORE MENTRE GIOCA A CALCETTO

Tragedia a Cosenza, si accascia al suolo e muore mentre gioca a calcetto

VENERDI 13 gennaio 2017

I sanitari del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto far altro se non constatare l’avvenuto decesso di un 52 cosentino

COSENZA – Tragedia questa sera a Cosenza negli impianti sportivi di Via Giacomo Mancini. In uno dei campetti di calcio che si affacciano su Viale Parco, una tensostruttura al coperto, un 52enne di Cosenza è morto mentre giocava una partita di calcetto con gli amici. Il fatto è accaduto poco dopo le 20.00. Verosimilmente colto da un improvviso malore, si ipotizza possa trattarsi di infarto, l’uomo si sarebbe accasciato improvvisamente al suolo perdendo i sensi. Immediatamente allertati dai presenti e dagli amici, i sanitari del 118 intervenuti quasi subito, purtroppo non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso. Sul posto anche due volanti della polizia.
Si tratta di Adriano Posa commercialista cosentino, molto conosciuto in città ed anche grande tifoso del Cosenza.


SCOPERTO PERCHE' LO STRESS MANDA IN TILT IL CUORE

Individuata per la prima volta la zona del cervello, l’amigdala, che attiva la produzione di globuli bianchi e l'infiammazione arteriosa, aumentando il rischio di ictus e infarto. Lo studio pubblicato su The Lancet
SE siamo stressati mettiamo a rischio anche il nostro cuore. Può farci male come fumare o avere la pressione alta. Da tempo si conosceva la relazione fra stati di tensione e affaticamento con le malattie cardiache, ma ora uno studio, pubblicato su 'The Lancet', ha evidenziato che l'amigdala, quella parte del cervello che gestisce le emozioni, diventa iperattiva e aziona le difese immunitarie scatenando processi infiammatori deleteri per l'apparato cardiovascolare. 

Stress e sistema immunitario. I ricercatori del Massachusetts General Hospital e dell'Icahn School of Medicine at Mount Sinai (Ismms) di New York, hanno scoperto che l'accresciuta attività dell'amigdala, l'area che elabora le emozioni come l'ansia, la paura o la rabbia, segnala al midollo osseo di produrre più cellule di globuli bianchi, che a loro volta agiscono sulle arterie infiammandole. In pratica il cervello manda al sistema immunitario 'un segnale sbagliato' e quest'ultimo, in determinate condizioni, può causare infarto, angina e ictus. Il collegamento potenziale "aumenta la possibilità che ridurre le stress può produrre benefici che vanno oltre il miglior senso di benessere psicologico", scrive l'autore, Ahmed Tawakol, del Massachusetts General Hospital e professore associato alla Harvard Medical School.

Lo studio. Gli autori dello studio hanno analizzando i dati di imaging e cartelle cliniche di quasi 300 persone sottoposte a Pet/Ct principalmente per screening oncologici, con un radiofarmaco che misura l'attività delle aree del cervello da un lato e mette in luce l'infiammazione nelle arterie dall'altro. Tra i soggetti analizzati nessuno aveva un tumore attivo o malattie cardiovascolari quando si è sottoposto all'esame. Dopo un periodo di monitoraggio dell'intero campione della durata media di quasi 4 anni, è emerso che i soggetti più stressati e con amigdala più attiva sviluppano malattie cardiovascolari con maggiore frequenza. "Mentre un collegamento tra stress e malattie cardiache è stato da tempo stabilito, il meccanismo che media questo rischio non era stato chiaramente individuato  -  spiega Ahmed Tawakol, della divisione di cardiologia del Massachusetts General Hospital, autore principale del lavoro - . Gli studi sugli animali hanno dimostrato che lo stress sollecita il midollo osseo a produrre globuli bianchi, portando a un'infiammazione arteriosa. La nostra ricerca suggerisce che un percorso analogo esiste anche negli esseri umani".

Gli esperti hanno ripetuto lo studio su 13 soggetti con disturbo da stress post-traumatico, una condizione che segue a un forte trauma e hanno visto che avevano amigdala e sistema immunitario più attivi, una maggiore infiammazione dei vasi e maggior rischio di malattie cardiovascolari.

Traumi e malattie. "Già in passato si era già visto che pazienti con problemi neuropsichiatrici come ad esempio, con sindrome ansiosa depressiva o con stress post-straumatico, avevano un'attività abnorme dell'amigdala - spiega Furio Colivicchi, direttore dell'UOC di Cardiologia del San Filippo Neri - . Grazie a questi esami è stato possibile vedere quali sono le aree del cervello 'attive' in determinati momenti e a intuire per la prima volta il collegamento fra stress e il funzionamento di milza e midollo osseo che regolano il sistema immunitario".

Stressati e 'fragili'. L'amigdala è la nostra 'memoria emotiva'. Quando siamo molto stressati siamo più fragili? "Persone stressate o per un trauma, o per una situazione di deprivazione sociale, per un abbandono o un lutto, sono in una situazione sfavorevole. E' chiaro che è necessario un concorso di elementi per arrivare all'infarto,
ma possiamo dire che un forte stress può favorire un danno vascolare. Il sistema immunitario 'si attiva' perché riceve un ordine sbagliato dall'amigdala e questa reazione si ritorce sulle arterie".

UNDICENNE SALVATO DAL PRESIDE CON IL DEFIBRILLATORE

MALORE A SCUOLA , UNDICENNE  SALVATO A SCUOLA

DAL PRESIDE CON IL DEFIBRILLATORE . 

Vorremmo sempre commentare qui notizie belle come queste , aver salvato attraverso l'uso del defibrillatore  una vita dei nostri figli , ciò  è avvenuto in una scuola del Brindisino grazie alla bravura 
di un Preside con il DEFIBRILLATORE PRESENTE NELL'ISTITUTO .
Noi di DAEItalia nei prossimi giorni attiveremo  una campagna di sensibilizzazione sul 
PROGETTO SCUOLA CARDIO PROTETTA sul nostro territorio a partire dagli ASILI per finire agli istituti SUPERIORI.
Un defibrillatore nelle scuole aiuta a creare un'immagine publica positiva , infonde maggiore sicurezza e accresce la soddisfazione dei dipendenti offrendo loro un ambiente più sicuro .
I genitori degli studenti saranno più propensi ad affidare i loro figli a strutture dotate di un DEFIBRILLATORE , dimostrando grande attenzione a riguardo della sicurezza  e prevenzione .
Ecco l'articolo del CORRIERE DEL MEZZOGIORNO che commenta il giorno 8 gennaio :

Infarto durante lezione nel brindisino, lo studente ricoverato in ospedale. I docenti sono intervenuti con l’apparecchiatura donata da privati all’istituto «Publio Virgilio Marone»

FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI) - Un ragazzino di 11 anni, che frequenta la prima media all’istituto «Publio Virgilio Marone» di Francavilla Fontana, è stato colto da malore a scuola ed è stato soccorso e salvato con l’impiego di un defibrillatore. Lo studente è ricoverato nel reparto di Cardiologia del locale ospedale, ma non è ancora fuori pericolo. Il defibrillatore, in dotazione alla scuola grazie alla donazione di privati un anno fa, è stato adoperato dal dirigente scolastico, dalla sua vice e dalla docente di educazione fisica che avevano frequentato un corso di primo intervento per imparare a utilizzarlo. Secondo quanto poi diagnosticato dai medici del Pronto soccorso, lo studente è stato colto da infarto. Il cuore ha ripreso a battere proprio dopo il soccorso prestato dai docenti.




mercoledì 11 gennaio 2017

UN ANGELO 13 ANNI STRONCATA ACCANTO ALLA MADRE

Carpi: muore a 13 anni accanto alla madre, fatale un attacco cardiaco


CARPI. Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali di Beatrice Bruni, la ragazzina di 13 anni morta in casa per un attacco cardiaco. Tanti gli amici e i parenti che si sono voluti stringere intorno ai familiari mentre la salma ha lasciato la chiesa tra i palloncini lilla lanciati dai compagni di classe e alunni della scuola media Alberto Pio.
Il dramma. Si accascia sul divano, mentre è in casa con la mamma e, improvvisamente, muore a soli 13 anni.Ha suscitato enorme dolore la scomparsa di Beatrice Bruni, ragazzina di 13 anni che giovedì è spirata a causa di un attacco cardiaco. Beatrice, conosciuta con il soprannome di “Bea”, era serena sul divano, quando, all’incirca a metà pomeriggio la mamma Armanda si assenta un attimo per andare in bagno. Al suo ritorno in salotto, la scena che si ritrova davanti è profondamente drammatica: la giovanissima figlia sta rantolando. Immediatamente, la madre chiama i soccorsi che si precipitano presso l’abitazione di via Lelio Rossi.
Scatta la corsa in ospedale, ma non c’è nulla da fare: purtroppo Bea non ce l’ha fatta. Il suo cuore così giovane non ha retto l’impatto ed è scomparsa, gettando nello sconforto e nello strazio i parenti, i compagni di classe della “Terza A” della scuola media Alberto Pio e gli amici che facevano danza con lei al “Guerzoni”. Diverse, inoltre, sono state le persone che ieri si sono strette intorno alla famiglia portando un abbraccio a papà Moris, il quale lavora per un’industria farmaceutica, e mamma Armanda, casalinga, nel più terribile dei giorni. «Bea era a casa, con la mamma, ovvero mia cognata. – ricostruisce il tragico evento la zia della ragazzina, la correggese Stefania Mastropietro - Saranno state le 16, circa metà pomeriggio. Da quanto ci hanno raccontato, lei era felice sul divano. Poi, la mamma è andata in bagno e quando è ritornata, Bea era già accasciata sul divano, paonazza, senza respiro. La mamma ha chiamato subito il 118 e l’ambulanza ha trasportato la giovane al Pronto soccorso, ma ormai era troppo tardi. Nel frattempo, la mamma Armanda, ha chiamato anche suo fratello, ovvero mio marito, per informarlo del fatto terribile che era avvenuto».
Era buona, bellissima, un angelo, e alla sua giovanissima età era già in un certo senso “matura” – ricorda la zia Stefania profondamente commossa per quanto accaduto – era la figlia e la nipote ideale. Con una passione fortissima per la musica e per la danza».
http://m.gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/01/09/news/carpi-muore-a-13-anni-accanto-alla-madre-fatale-un-attacco-cardiaco-1.12742570


martedì 10 gennaio 2017

"L'ECO DELLO JONIO" - SMURRA: ANCHE LA SEDE FNA SI DOTA DI UN DEFIBRILLATORE SAMARITAN PAD

smurraAnche la Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) si dota di un Defibrillatore Automatico Esterno. Lo comunica il vice segretario nazionale Mario Smurra che lo ha ricevuto direttamente dalla Dae Italia, nella persona del responsabile commerciale Francesco Rizzo, un Samaritan Pad della Heartsine che rappresenta quanto di meglio la tecnologia in ambito di defibrillazione precoce offra sul mercato. “Bisogna essere capaci di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco improvviso – afferma Smurra -. E’ il male silente tra le principali cause di morte in Europa. Ogni anno provoca circa 700 mila vittime.


SMURRA: SERVIZIO FONDAMENTALE PER I DIPENDENTI
E’, questa, una tappa del percorso di promozione della formazione sulle manovre salva-vita. Nonché di campagne di prevenzione e sensibilizzazione ai temi di quella che è una vera e propria emergenza. Che colpisce indistintamente adulti e giovani. Un defibrillatore per cardio-proteggere personale e lavoratori, pensionati e cittadini assistiti dal patronato. Da sempre attenti alle problematiche sanitarie che affliggono il nostro territorio – dichiara Smurra – attraverso la dotazione di questo prezioso strumento salva-vita, vogliamo offrire un servizio fondamentale ai dipendenti e ai numerosi assistiti che quotidianamente affollano le nostre strutture.
Non farsi cogliere impreparati. È, questo, l’obiettivo che in tutte le sedi, dalle scuole ai luoghi di aggregazione, si dovrebbe perseguire attraverso la dotazione di strumenti fondamentali come il defibrillatore. Il passo successivo sarà rappresentato dalla costituzione di Cuore Protetto onlus, un’associazione che sarà presentata nelle prossime settimane e che nasce con l’obiettivo di creare una sempre maggiore informazione verso l’ACI, l’arresto cardiaco improvviso, ed aumentarne così la prevenzione, unica vera arma di difesa contro questo killer silente.

lunedì 9 gennaio 2017

KLF15 RESPONSABILE DEGLI ATTACCHI CARDIACI : UNA PROTEINA !!



 Individuata proteina KLF15, responsabile degli attacchi cardiaci nelle prime ore del mattino


Durante il 246esimo National Meeting & Exposition of the American Chemical Society che si sta tenendo all’Indiana Convention Center, è stato presentato lo studio condotto da alcuni scienziati dell’University of Cleveland che hanno trovato, per la prima volta, un legame molecolare fra i ritmi circadiani naturali del corpo e la morte improvvisa per arresto cardiaco, la prima causa di morte negli attacchi di cuore. E’ stata offerta quella che finora e’ la piu’ accurata spiegazione mai data per la prevalenza di morti per arresto cardiaco nelle ore del mattino. Gli scienziati hanno individuato un fattore finora sconosciuto che concorre alla tempesta elettrica che induce il cuore a pompare in modo irregolare: la fibrillazione ventricolare impedisce l’afflusso di sangue al corpo e al cervello e la vittima del disturbo diventa incosciente e muore istantaneamente a meno che non si intervenga con rianimazione cardio-polmonare o defibrillatore. I ricercatori hanno scoperto che una proteina, chiamata KLF15 e’ quella su cui si basa il legame fra attacco cardiaco mortale e ritmo circadiano: i topi con minori livelli di questa proteina avevano piu’ spesso attacchi cardiaci nelle prime ore del mattino, fra le 6.00 e le 10.00.




COME CAPIRE I SINTOMI . INFARTO - SCOMPENSO - ARRESTO CARDIACO .

Infarto, scompenso e arresto cardiaco non sono la stessa cosa: quali sono le differenze e i sintomi da tenere sotto controllo?

Infartoscompenso e arresto cardiaco non sono la stessa cosa, ma le malattie cardiovascolari sono responsabili, secondo i dati e le statistiche diffuse dall’Istituto Superiore di Sanità, del 44 per cento dei decessi registrati in ITALIA.
Anche nel resto del mondo la situazione non è dissimile da quella nostrana: circa 17 milioni di persone, infatti, muoiono per problemi cardiaci.
Lo scompenso può comportare l’infarto, che a sua volta potrebbe causare l’arresto cardiaco. Per infarto si intende l’interruzione del flusso sanguigno al miocardio e, ovviamente, può essere letale. Nei casi in cui non lo fosse, bisogna comunque chiamare immediatamente i soccorsi, si ricorda che i sintomi sono i seguenti: dolore al petto, al collo, alle braccia, alla mascella, alla schiena o alle spalle, sensazione di testa leggera, fiato corto, nausea, vomito. Tra i fattori di rischio si annoverano: fumo, alcool, droghe, alimentazione ricca di grassi e in alcuni casi la lacerazione di un’arteria.
Diverso, invece, l’arresto cardiaco. In questo caso si tratta di un problema di natura elettrica che comporta l’interruzione istantanea del battito cardiaco. Oltre all’infarto come probabile causa, vi possono essere anche fattori genetici o anomalie. Il battito cardiaco quindi si interrompe provocando un collasso che potrebbe risultare fatale per la persona colpita. Per scompenso cardiaco, invece, si intende l’incapacità del miocardio di pompare sangue in tutto il corpo a un livello efficiente. Tra i fattori rischio troviamo il diabete, l’obesità e malattie coronariche.

giovedì 5 gennaio 2017

COME SALVARE UNA VITA IN CASO DI ARRESTO CARDIACO

SEMPLICI MANOVRE PER SALVARE UNA VITA IN CASO DI MORTE IMPROVVISA

La nostra missione è quella di dare quanto più  possibile ,  informazioni per salvare delle vite .
L’arresto respiratorio o l’arresto cardiaco, è purtroppo una delle principali cause di morte degli ultimi tempi. 
Le statiche dicono che in EUROPA OGNI 90 SECONDI MUORE UNA PERSONA .
Circa il 65 % degli arresti cardiaci avviene in presenza di testimoni. In attesa dell'arrivo del 118 ecco cosa puoi fare se vedi una persona cadere a terra e hai a disposizione un defibrillatore.

1) VALUTA LO STATO DI  COSCIENZA. 
Per valutare lo stato di coscienza di un soggetto che si trova a terra, CHIAMALO AD ALTA VOCE SCUOTENDOLO contemporaneamente per le spalle, utilizzando quindi sia la sollecitazione vocale che tattile. Se non risponde, è incosciente: chiedi subito aiuto facendoti portare il defibrillatore e CHIAMA il 118.

2)  PRENDI IL DEFIBRILLATORE, ACCENDILO e ASCOLTA. 
Il nostro samaritan PAD si accende in 6 secondi. Ora lasciati guidare dalle istruzioni vocali.
Una volta attaccati gli elettrodi per come suggerisce il defibrillatore bisogna attendere qualche istante  per la valutazione dell'Aritmia . 
Occorre informare che i DEFIBRILLATORI ESTERNI AUTOMATICI sono strumenti che si attivano solo se rilevano un Arresto Cardiaco .
Il nostro samaritan Pad se il soggetto è in arresto cardiaco lo valuta in soli 12 secondi .

3) ASCOLTA
 Il DAE  per evitare interferenze o pericoli, invita energicamente tutti gli astanti ad allontanarsi.  Fai attenzione che nessuno tocchi il paziente durante l’erogazione dello shock. 
Premi il tasto arancione quando il defibrillatore lo chiede
Se il DAE riconosce un ritmo defibrillabile annuncia "shock consigliato", si carica in pochi secondi e, emettendo un suono di allarme, invitando con comando vocale ad erogare lo shock. A questo punto, allontana i passanti e non toccare il paziente. Premi il tasto arancione che eroga lo shock.

Il DAE è programmato per analizzare per tre volte consecutive il ritmo cardiaco e per tre volte può consigliare lo shock se persiste l'aritmia. In caso di cambiamento del ritmo (ripristino di ritmo elettricamente corretto o evoluzione in asistolia), il DAE indica "shock non consigliato".
Aspetta l’ambulanza e continua a seguire le istruzioni vocali del defibrillatore che ti aiuta attraverso dei bip a ritmo ad eseguire un corretto massaggio cardiaco .





mercoledì 4 gennaio 2017

OLTRE 4.000 VISITE . UN GRAZIE A VOI !!

UNITEVI E SALVEREMO DELLE VITE 

In poco tempo, il nostro Blog è riuscito ad ottenere oltre 4.000 visite. Questo dato ci riempie di soddisfazione ma soprattutto ci consente di poter dire che sono sempre più in crescita i cittadini attenti ai temi che riguardano la cardioprotezione. La DAEItalia, naturalmente, anche grazie a questo gruppo continuerà ad informare tutti coloro i quali sono interessati e che ci seguono in questa grande missione di buon senso e di civiltà.


COME SALVARSI IN CASO DI INFARTO

IN CASO DI INFARTO CI SONO 10 SECONDI PER SALVARSI.

L'infarto è una delle prime cause di morte al mondo .
Per infarto si intende la necrosi dei miociti  provocata da un 'ischemia prolungata, provocata da
un'inadeguata perfusione del miocardio per squilibrio fra richiesta ed offerta di ossigeno .
E' spesso conseguenza dell'occlusione di una coronaria causata da un trombo .
Purtroppo l'infarto non può essere previsto , in questo articolo vi proponiamo però una tecnica molto
semplice che può salvarci o salvare una vita .
La maggior parte delle persone quando colte da infarto si lascia prendere dal panico e non riesce
a reagire nel modo corretto .
La prima cosa da fare , naturalmente è chiamare i soccorsi .
Dopodiché  ecco una tecnica molto semplice :
Bisogna tossire con forza , iniziare con un forte colpo di tosse  e poi respirare profondamente per due
secondi , poi un altro colpo di tosse .
Quando si sta prendendo respiri profondi si invia molto ossigeno nei polmoni e la tosse esercita una pressione sul cuore che pompa più sangue.
Ciò potrebbe far tornare il ritmo sinusale alla normalità salvando  la propria vita , guadagnando minuti preziosi fino all'arrivo dei soccorsi .
Unitevi a noi diffondete quest'informazione , SALVIAMO VITE UMANE  !!

lunedì 2 gennaio 2017

TRISTEZZA ASSOLUTA !! SOLO 5 ANNI COLPITO DA ARRESTO CARDIACO .

Muore a 5 anni per un arresto cardiaco: vana la corsa in ospedale.

La nostra missione è quella di informare che l'Arresto - Cardiaco è ciò che provoca più
decessi in Italia e nel Mondo . Dobbiamo convincerci che va affrontato attivando una catena di 
sopravvivenza  attraverso l'uso del DEFIBRILLATORE .
Fare commenti su una morte ci mette sempre emotivamente in difficoltà .
Lo siamo ancora di più oggi per aver perso una piccola VITA !!  

SAN DONA' - E' arrivato al Pronto Soccorso in arresto cardiorespiratorio ed i medici hanno fatto di tutti per rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare, il suo piccolo cuore ha smesso definitivamente di battere. La tragedia ha colpito una famiglia originaria del centro Africa, ma residente in città, che ha perso per sempre il figlioletto di soli 5 anni. E ci vorrà l'esame autoptico per capire le cause di quanto accaduto, inspiegabile per i genitori. Sembra essere esclusa la causa infettiva, a cominciare dalla meningite, che sta terrorizzando varie parti d'Italia; così come non è stato riscontrato alcun trauma sul corpicino tale da ipotizzare delle cause esterne, come ad esempio delle cadute. 

domenica 1 gennaio 2017

UN TRISTE CAPODANNO !! ANCORA DECESSI PER ARRESTO-CARDIACO .

RIPORTIAMO LE TRAGICHE NOTIZIE SEGNALATE DALLE VARIE AGENZIE DI STAMPA .

Gambettola (Cesena), 30 dicembre 2016 - Claudio Paganelli, 60 anni, è stato stroncato da un infarto mentre era a tavola con gli amici ciclisti. 
Era socio della Hobby Bike di Gambettola (raggruppa 80 ciclisti amatoriali) dove era uno dei più attivi. Anche mercoledì pomeriggio era andato con un amico a fare un giro in bicicletta, poi la sera la cena della Hobby Bike dove al fianco aveva la moglie Elvira. Avevano da poco finito di cenare e Claudio stava per prendere il caffè quando all’improvviso si è accasciato al suolo. Fra i ciclisti presenti anche due infermieri del Bufalini che subito si sono prodigati per prestargli le prime cure in attesa dell’arrivo del 118. Gli è stato praticato il massaggio cardiaco ma non c’è stato nulla da fare. Oltre alla moglie Elvira, testimone della tragedia, lascia i figli Simone e Sara.

Una notizia terribile quella che si è diffusa, purtroppo confermata, nel tardo pomeriggio di oggi, giorno di San Silvestro. Don Ulisse Marinucci, parroco del Carmelo, ex direttore della Caritas, uno dei volti più amati e conosciuti in città, ha perso la vita per un infarto a 44 anni. Si stava preparando per celebrare la messa quando si è sentito male. Inutili i soccorsi e il trasporto disperato in ospedale. I medici hanno fatto l’impossibile, ma non c’è stato scampo. Dolore, incredulità e sgomento. Proprio stasera, in occasione dell’ultimo dell’anno, don Ulisse aveva deciso di aprire le porte del salone parrocchiale per un momento di condivisione e festa con tutti, dai rifugiati agli anziani soli. Lunedì mattina i funerali.



Lido degli Estensi. Un uomo di 68 anni è deceduto nella notte, colpito da un infarto, mentre stava festeggiando il nuovo anno a Lido degli Estensi.Un capodanno tragico per la compagna e il fratello che stavano festeggiando con lui all’Hollywood e l’hanno visto accasciarsi verso l’una di notte.Sul posto si sono immediatamente recati i soccorsi con un’ambulanza e un’automedica ma per l’uomo – domiciliato a Lido Estensi – non c’è stato nulla da fare.

TORVISCOSA. Albino di Giusto 74 enne di Torviscosa è deceduto verso le 2 della notte mentre assieme ad alunni amici festeggiava all’agriturismo “Le rose di Maj” di Porpetto l'arrivo del nuovo anno.Il decesso è probabilmente causato da un infarto. A nulla è servito l'intervento dei sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo: l'uomo è deceduto senza riprendere conoscenza.Festa finita per tutti con la famiglia sotto choc.Un momento di festa trasformato in un momento di grande dolore.
La prima del nuovo anno è stata anche una notte tragica, a Corato dove un uomo di 65 anni è morto di infarto mentre festeggiava il 2017 in un locale. 


È stato colpito da un infarto nel cortile della villetta in cui abitava, in frazione Paschera San Carlo di Caraglio, è caduto a terra, e i suoi cani, tre labrador «molto tranquilli», avrebbero cercato di «aiutarlo» leccandolo e mordicchiandolo.  
Poi avrebbe avuto il sopravvento l’istinto e i cani avrebbero affondato di più i denti, provocando sul corpo ferite più profonde. Ma l’uomo, E. T., 59 anni, operaio, con tutta probabilità era già morto, in conseguenza ad arresto cardiaco.  


Grave lutto per la Procura di Brescia. Ha infatti perso la vita prematuramente nella notte il sostituto procuratore Alberto Rossi, stroncato da un infarto. Rossi si è spento mentre si trovava nella sua abitazione in città e il suo corpo senza vita è stato rinvenuto questa mattina.