mercoledì 16 maggio 2018

Morte cardiaca improvvisa, uomini più a rischio. 1 su 9 prima dei 75 anni

Morte cardiaca improvvisa, uomini più a rischio. 1 su 9 prima dei 75 anni


Secondo i risultati di un’analisi del Framingham Heart Study, pubblicati sul Journal of the American Heart Association, il rischio di morte cardiaca improvvisa o arresto cardiaco prematuro è di circa 1 su 9 per gli uomini e di 1 su 30 per le donne prima dei 75 anni.

Lo studio ha dimostrato, inoltre, che l’aggregazione di più fattori di rischio cardiovascolare, così come anche la sola pressione sanguigna elevata, sono i principali responsabili di morte cardiaca improvvisa. 

La morte cardiaca improvvisa è la principale causa di morte negli Stati Uniti, ma non viene monitorata abbastanza. “Questi dati dovrebbero motivare la sanità pubblica nell’aumentare gli sforzi per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa riducendo i fattori di rischio”, spiegano gli autori.

“In genere facciamo esami per malattie molto meno comuni e molto meno letali di una morte cardiaca improvvisa. I numeri di questa ricerca dovrebbero alzare una bandiera rossa,” spiegano gli esperti.

 “Ad esempio, il rischio di cancro al colon è una su 21, e per questo la maggior parte delle persone superati i 50 si sottopone a una colonscopia. Le percentuali dell’attacco cardiaco sono assai più frequenti, una su nove per gli uomini, tuttavia continuiamo a non controllarci”.

Gli esperti hanno seguito i pazienti arruolati nel Framingham Heart Study senza malattie cardiovascolari precedenti. La morte cardiaca improvvisa era definita come il decesso attribuibile a malattia coronarica entro un'ora dalla comparsa dei sintomi senza altre cause di morte probabili.

Nello studio, coordinato dal Dr. Brittany M Bogle della Feinberg School of Medicine, Northwestern University, Chicago, i ricercatori hanno seguito 2.294 uomini e 2.785 donne per 160.396 persone/anno tra il 1948 e il 2001, senza malattia cardiovascolare precedente. 

Dei soggetti analizzati, 375 hanno presentato morte cardiaca improvvisa prima dei 75 anni. 

Per tutte le categorie analizzate, gli uomini presentavano un rischio superiore di morte cardiaca improvvisa rispetto alle donne.

In particolare, a  45 anni d’età, il rischio di morte cardiaca improvvisa era pari al 10,9% per gli uomini e al 2,8% per le donne, a 55 anni il rischio era par all’11,2% per gli uomini e al 3,4% per le donne, a 65 anni era pari al 10,1% e al 3,4% rispettivamente e a 75 anni era del 6,7% e del 2,4% per i due gruppi analizzati.

Una maggior aggregazione di fattori di rischio era associata a una maggiore probabilità di andare in contro ad arresto cardiaco, così come la sola pressione elevata era uno dei principali fattori di rischio per morte cardiaca improvvisa, soprattutto negli uomini. 

In particolare, i soggetti di sesso maschile che rientravano nella categoria più a rischio per quanto riguardava i livelli pressori a 45 anni (pressione sistolica 160 mm Hg, diastolica BP 100 mm Hg, o in terapia con farmaci antipertensivi) avevano il rischio più elevato in assoluto, pari al 16,3% di presentare un arresto cardiaco. 

I risultati di questo studio ribadiscono l’importanza della prevenzione cardiovascolare per ridurre il rischio di morte cardiaca improvvisa. In particolare sottolineano l’importanza di mantenere livelli pressori nella media e di ridurre fattori di rischio cardiovascolare ben noti quali colesterolo, obesità, diabete e fumo.

“Iniziative future di salute pubblica dovrebbero focalizzarsi sui gruppi a rischio e sui fattori di rischio che hanno un maggiore impatto nelle diverse classi d’età: l’ipertensione a 45 anni, il diabete dopo i 65 anni e il fumo sotto i 65 anni”, spiegano gli autori. “Inoltre, la presenza di più di uno di questi  fattoridi rischio principali nelle diverse età e il sesso devono essere motivo di attenzione”, concludono gli esperti.

Maria Stella Di Raimondo

Brittany M Bogle et al., Lifetime Risk for Sudden Cardiac Death in the Community, J Am Heart Assoc.2016; 5: e002398 
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